Blacksad, una graphic novel in stile noir
In queste ultime settimane ho voluto focalizzarmi molto sui libri.
Abbiamo viaggiato tra argomenti diversi e mi sono reso conto di aver dato poco spazio a quella che è decisamente una delle mie grandi passioni letterarie: la graphic novel.
È vero, tempo fa ho già introdotto questo genere in un articolo che vi invito ad andare a riprendere nel caso ve lo foste perso, ma oggi voglio parlarvi più in particolare di una storia, quella di John Blacksad, abile investigatore privato, segni particolari: è un gatto nero dalla chiazza bianca sul muso.
Colpo di scena, il mondo in cui sono ambientate le vicende di Blacksad è quello degli Stati Uniti anni 50, tutti personaggi rappresentati hanno le fattezze di animali antropomorfi le cui specie riflettono la loro personalità.
Lo stile è quello dei film noir, le storie spesso trattano argomenti attuali quali il razzismo, la corruzione politica e le droghe.
Ciò che rende grande questa graphic novel è proprio questo, saper dare un tono adulto e a tratti molto cinico della realtà che ci circonda.
Perché se è vero che tutto il mondo che circonda i protagonisti è una gigantesca metafora della nostra realtà, la rappresentazione stessa dei personaggi ne mostra i loro vizi è virtù.
Mirabile è la storia che tratta il razzismo è che vede il nostro protagonista, Blacksad, osteggiato un po’ da tutte e due le parti, da un lato perché nero con chiazze bianche, dall’altro proprio perché in mezzo al suo manto nero si trovano quelle medesime chiazze.
È la metafora di un modo cinico e sporco dove però in mezzo a tanto putridume si mostra anche il bene e la luce che ne deriva.
Lo dimostrano alcuni personaggi che danno energia al nostro protagonista e lo fanno sentire meno solo.
Lo stile del disegno è pulito e l’uso del colore è dato con estrema maestria.
Gli acquarelli parlano attraverso i disegni e aiutano il senso del movimento e dell’azione, peculiarità dell’opera tutta che ne da un senso di riconoscibilità.
In conclusione Blacksad è un opera adulta che prenderà gli appassionati del genere noir e di quelli che amano le storie con protagonisti antropomorfi.
Io però mi sento di consigliarlo anche agli amanti della sociologia e della politica, c’è tanto di cui riflettere in quelle pagine, tanto da elaborare e discuterne con gli amici.
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