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  • Immagine del redattoreMatteo Marchi

Il Caffè del Venerdì - Libri per aprire la mente

L'importanza di cambiare genere in letteratura

Bentornati alla rubrica che vi tiene compagnia il venerdì pomeriggio.

Oggi voglio parlare di un argomento su cui mi sono trovato a riflettere diverse volte nel corso del tempo: i generi letterari.

Che siate degli appassionati di Fantasy, Cyberpunk o Classici certamente anche voi vi sarete posti il problema: ma non sto leggendo troppo dello stesso tema?

Il dubbio ovviamente è normale per lettori accaniti o fan sfegatati ma a volte noi esseri umani tendiamo a fermarci con certi ragionamenti rischiando di non riuscire più ad uscirne.

Voglio quindi affrontare il quesito: è bene variare il genere di lettura?

La risposta ovviamente è sì.

Ma voglio argomentare la mia risposta in maniera più costruttiva.

È bene variare i generi di lettura perché se è vera la massima che i libri hanno il grande potere di aprire la mente più generi hanno di certo la capacità di offrirci una visione più ampia del mondo che ci circonda.

Mi sono accorto che negli anni, dall’infanzia all’adolescenza fino all’età adulta mi sono trovato ad accostarmi ai generi più diversi, all’inizio inconsapevolmente poi con la volontà ferrea di cercare di capire il perché un determinato genere ha destato tanto interesse o un’altro genere perché ha infuocato tanto scalpore.

Ogni volta mi sono infilato nelle scarpe di qualcuno di diverso che mi ha fatto capire che a volte il mio sguardo era troppo duro o troppo schivo e ogni volta che il mio sguardo era troppo stretto.

Ad ogni lettura i miei occhi si facevano più grandi e la mia risposta verso il mondo meno giudicante.

Ogni libro è uno sguardo diverso verso il mondo e questo in piccola o grande parte è un bene per chi va a leggerlo.

Vi invito a provare a leggere un genere che non pensereste mai di leggere, potrebbe darvi la possibilità di cambiare il vostro sguardo sul mondo.

Per me il genere che mi ha sempre un po’ bloccato è stata la saggistica, ma probabilmente il problema non era solo degli autori pomposi che mi trovato a leggere ma anche un po’ mio del fatto che cercavo di farmeli andare bene.

Questo genere mi si è aperto in maniera quasi naturale solo di recente grazie a quel meraviglioso libro Femminili Singolari di Vera Gheno di cui ho già parlato in uno scorso articolo pubblicato tra questi post e che sostanzialmente mi ha spronato ad iniziare questa rubrica.

Il discorso vale anche quando si scrive, basti pensare ad un autore prolifico come Stephen King che ha ridefinito il genere horror e che non tutti sanno essere anche l’ideatore di una serie fantasy a stampo western come I racconti della Torre Nera.

Insomma alla fine della fiera quello che voglio dirvi è di provare a sperimentare, sicuramente la vostra libreria intellettuale ne gioverà.


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