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Immagine del redattoreMatteo Marchi

Il Caffè del Venerdì - Libri per aprire la mente

Libri Gourmet

Bentornati amici lettori!

Questa sera continuiamo la nostra mini rubrica Libri Gourmet con la portata principale.

O perlomeno una delle due portate principali: Il primo.

Mi sono interrogato a lungo su quale potesse essere il libro adatto da consigliarvi in correlazione con il mondo culinario.

La risposta è arrivata forse un po’ scontata per me: Il Corvo di pietra di Marco Steiner.

Gli appassionati di Corto Maltese conosceranno sicuramente questo libro o il suo autore ma per i neofiti del mondo di Corto Maltese è fondamentale un giusto preambolo.

Marco Steiner è stato per lungo tempo uno dei più stretti collaboratori di Hugo Pratt, creatore di molte storie a fumetti e conosciuto in tutto il mondo per aver creato Corto Maltese.

Marco Steiner si occupava di ricerche filologiche per dare realtà alle avventure di Corto Maltese.

Alla morte di Pratt si è anche occupato di completare la versione in forma di romanzo di una delle storie più famose di corto: Corte Sconta detta arcana.

Dopo questa breve introduzione allo scrittore potere già cominciare a capire in che direzione possa andare il romanzo di cui voglio parlarvi oggi.

Il libro racconta le prime esperienze da giovane di Corto Maltese, l’approccio con la vita di bordo, il sapore dell’avventura e le amicizie instaurate nel corso del racconto.

Ma non mi voglio soffermare sulla figura di Corto Maltese, è un personaggio conosciuto che potremmo, se vorremo, approfondire in un altro momento.

Voglio invece porre l’attenzione su qualcosa che mi ha catturato dall’inizio del racconto fino all’età ultime pagine: la coinvolgente descrizione dei cibi assaporati dai protagonisti.

L’elemento protagonista di tutta la storia non sono i personaggi ma i cibi che via via che vedono i protagonisti spostarsi da un luogo all’altro si avvicendano in un mix coinvolgente che travolge il lettore e gli lascia la acquolina in bocca e la forte curiosità di provare quegli stessi piatti.

Ogni piatto è un viaggio tra le emozioni e i ricordi dei protagonisti in una narrazione spesso a tratti fumosa e riflessiva.

Ho trovato la descrizione dei luoghi davvero unica.

In tutta sincerità nei miei anni da lettore non mi era mai capitato di leggere un libro così singolare.

Non credo ci sia una mezza misura per questo libro, o ti piace o non ti piace.

O ti coinvolge nel suo mondo senza darti la possibilità di uscirne fino alla fine, o ti annoia dall’inizio e lo metti da parte.

Quello che però promette, paesaggi da sogno, sapori che ti accolgono con la calma di cui hai bisogno, figure fumose e acque calme e riflessive.

Questo romanzo è un viaggio tra i sapori del mondo, va letto con la mente aperta di un viaggiatore e lo spirito libero di un ragazzo.

Per chi volesse cimentarsi in questa lettura consiglio di lasciarsi trasportare e staccare dalla realtà per quei momenti.

Bene, grazie per avermi seguito fino a qui.

La prossima settimana parleremo del secondo, curiosi di scoprire di quale libro andremo a parlare?



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