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Episodio 67 - Kleo

  • Immagine del redattore: Matteo Marchi
    Matteo Marchi
  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 5 min

Bentornati a tutti, amiche e amici oggi vi voglio parlare di una serie tedesca ambientata durante la caduta del muro di Berlino oggi parliamo di Kleo, Bentornati su nitrato d’argento.

 

Eccoci nel consueto mood e iniziamo a parlare di questa serie che forse molti di voi non conosceranno. 

Come sempre ecco una breve sintesi della storia: 

 

Kleo è una miniserie televisiva tedesca creata da Hanno Hackfot, Richard Kropf, Bob Konrad ed Elena Senft, distribuita sulla piattaforma di streaming a pagamento Netflix a partire dal 19 agosto 2022.

 

È il 1987 e ci troviamo a Berlino Est. La nostra protagonista Kleo Straub conduce regolarmente una doppia vita: mentre di giorno lavora in radio, di notte diventa una collaboratrice speciale della Stasi. La sua vita viene sconvolta quando, dopo aver portato a termine una missione a Berlino Ovest, verrà incastrata dai suoi stessi superiori, arrestata con un pretesto e condannata all'ergastolo. Due anni dopo cade il muro di Berlino, la DDR viene smantellata, tutti i prigionieri politici vengono rilasciati. Kleo, tornata in libertà, si ritrova a fare i conti con una nuova realtà, e inizierà un'operazione di vendetta che costerà la vita a molte delle persone coinvolte.

 

Mi sembra giusto inoltre prima di iniziare la recensione ringraziare la persona che me l’ha fatta scoprire lei sa chi è e la ringrazio.

Come lei ha fatto con me spero anch’io di farvi scoprire una serie che sono sicuro troverete davvero interessante. In primis perché ci ho visto tanto Tarantino in questa serie, mi spiego meglio tarantino non c’entra nulla con questa serie non è né produttore né regista né sceneggiatore. Non ha di fatto nessun collegamento vero e proprio con la realizzazione di questa serie.

Quello che però si nota è un certo stile sia narrativo sia estetico fotografico con alcuni dei film di Tarantino Primo su tutti, con Bastardi senza gloria, la sigla in sé ha un po’ quello stile lì, ovviamente con una chiave un po’ più moderna, ma comunque ha molto di quello stile.

 

Anche il tipo di narrativa della storia è di fatto una Revenge Story, la protagonista Kleo è un ex spia di Berlino est che rimane incastrata in una cospirazione e decide così alla fine di vendicarsi di tutti coloro che l’hanno presa in giro e gli hanno portato via tutto. 

Tutta la serie, quindi ricorrerà il viaggio di Kleo per trovare pace con la vendetta, per certi versi questo mi ha ricordato molto alcune delle trame dei film più famosi di Tarantino, come ad esempio che Kill Bill, ma anche lo stesso Bastardi senza gloria in realtà.

Kleo è tanto letale quanto il personaggio di Uma Thurman in Kill Bill ed è tanto astuta quanto il personaggio di Shoshanna di bastardi senza gloria.

 

Il tutto ambientato in un’atmosfera della Berlino pre e post caduta del muro in un’atmosfera tutta particolare. La Berlino a cavallo tra l'89 e il 90 attraversa una fase di cambiamento radicale, che per i berlinesi dell’Est rappresenta la fine del sistema politico e ideologico che avevano imparato a conoscere nei 28 anni precedenti, mentre gli abitanti dell’Ovest hanno l’impressione che davanti a loro si apra un nuovo mondo tutto da esplorare. La stessa Kleo, una volta tornata in libertà, scopre che nella sua vecchia casa si è insediato un eccentrico inquilino venuto dall’Ovest.

 

C’è la nascita della techno con tutti i berlinesi presi tantissimo da questo sound, la nascita delle discoteche, c’è tutto un fermento culturale in cui la nostra protagonista si muove e ne risulta quasi estranea, aliena a questa atmosfera proprio perché oltre a venire da una Germania molto più chiusa, molto più comunista è rimasta anche in galera per degli anni e quindi è rimasta al di fuori della società per degli anni.

 

Questa serie è secondo me è un piccolo gioiello narrativo sperimenta tanto e lo fa molto bene. Cattura lo spirito Pulp dei film di tarantino e gli dà la sua visione e riesce con ogni episodio a coinvolgerci pienamente in quello che sta succedendo. Ci trasporta fino alla fine, ridendo soffrendo ed emozionandoci con un personaggio che all’inizio della visione non potremmo pensare più lontano da noi. 

Questa forse è la grande forza di questa serie. Io consiglio di guardarla sia se siate dei fan di Tarantino o più semplicemente gli appassionati della Berlino di quel periodo ma anche se avete il coraggio di guardare una serie al di fuori della vostra comfort zone. Perché Kleo è qualcosa di molto diverso, è un esperimento ben riuscito di qualcosa che poteva essere potenzialmente banale, ovvero una Revenge Story in stile tarantino. C’è solo un tarantino e molti imitatori, ma in questo caso questa non è una semplice limitazione. È un’idea di partenza in stile pulp in stile tarantiniano trasformata però in qualcosa di originale e questo è un ottimo punto a favore.

Andando poi ad analizzare gli attori di questa serie è apprezzabile che abbiano scelto degli attori molto versatili la protagonista Jella Haase che interpreta Cleo ha un viso perfetto per questo ruolo, se inizialmente non nutrivo una particolare simpatia per il suo personaggio, la sua recitazione, il contenuto che ha messo dentro a questa interpretazione mi ha saputo conquistare.

Anche l’attore Dimitrij Schaad che interpreta sven il poliziotto scapestrato che indaga su di lei all’inizio della serie in cui intrecceranno i loro destini a un certo punto della trama senza farvi spoiler, è davvero un ottimo attore coprotagonista, ha un’energia comica veramente forte, è forse il personaggio, dal punto di vista narrativo che più si evolve da poliziotto maldestro a vero e proprio eroe action ovviamente con toni realistici.

Questi due personaggi a livello narrativo funzionano veramente bene ed andando ad analizzare anche tutti gli altri attori coprotagonisti arricchiscono veramente una storia che senza senza attori secondari sarebbe stata un po’ fine a se stessa .

Anche la fotografia ci regala come vi dicevo degli ottimi esempi creativi sullo stile Pulp e anche la stessa musica riesce ad inserirci in un contesto narrativo ben riuscito. C’è da fare una menzione speciale anche per i costumi e le scenografie che riescono in maniera originale a sostenere l’intera atmosfera.

 

Nel complesso questa storia riesce a farci fare un salto indietro nel tempo neanche di tanti anni, infatti, molti di voi probabilmente riusciranno a ricordare quel periodo storico, ma riesci a farlo in un modo originale, raccontandoci una storia da un punto di vista molto particolare, mescolando la realtà e finzione. Ci sono molti personaggi veri e se andate a fare un po’ di ricerche nella storia lo vedrete, però poi modificati in chiave narrativa, un po’ come appunto lo stesso tarantino fa, inserisce i personaggi veri e poi ne modifica la storia, quindi anche se magari conoscete molto bene la storia a Berlino di quel periodo e di come sono andate le cose State attenti perché non è detto che nella serie andranno esattamente come sono successe storicamente.

 

In conclusione, la serie è davvero un piccolo gioiello narrativo che ci porta fino alla fine della storia. Se avete il coraggio di guardarla fino in fondo sono certo che non resterete delusi, per quelli di voi che l’hanno già vista invece saranno felici di sapere che è già uscita una seconda stagione su Netflix. 

Lasciamoci trasportare all’interno del mondo spionistico e senza pietà di Kleo, cullati dalla musica techno e dagli iconici inni della Berlino est.

 

Spero di essere stato chiaro vi ringrazio per avermi seguito fin qui. Ci tengo inoltre a ringraziare Erica Di Francesco che mi ha aiutato nella stesura di questo episodio. Noi ci vediamo venerdì prossimo. Io sono Matteo e questo è nitrato d’argento.


 

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