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Immagine del redattoreMatteo Marchi

Episodio 26 - La quarta stagione di The Boys

Bentornati a tutti amiche e amici, in questa strana estate fatta di caldo asfissiante e di pioggia ghiacciata voglio parlarvi di una serie sulla bocca di tutti, oggi parliamo della quarta stagione di The Boys, bentornati su Nitrato d’Argento.

 

Come sapete, di solito in questo podcast cerco di portarvi delle serie nuove, o meglio, vi parlo di solito della prima stagione, cercando di farvi un discorso complessivo, questa volta, tale è la fama di The Boys che in questi anni ha sviluppato, che mi limiterò a fare una piccola sintesi di cosa è effettivamente questa serie per coloro che non hanno voluto o non sono riusciti a vederla.

The Boys è una serie televisiva statunitense ideata da Eric Kripte per conto di Amazon, basata sull'omonimo fumetto creato da Garth Ennis e Darik Robertson.

Trama: Al giorno d'oggi i supereroi vivono al centro dell'attenzione e sono gestiti come star del cinema dalla potentissima multinazionale Vought American, il cui scopo primario è mascherare i vizi dei propri affiliati per ritrarli come i paladini di cui il mondo ha bisogno in modo da trarne il massimo profitto inserendoli, oltre che in vere missioni di salvataggio, in qualsiasi operazione di marketing che possa fruttare miliardi di dollari.

Il gruppo di Super più famoso è quello dei Sette, capitanati dall'eroe americano per eccellenza Patriota; quando il maturo eroe Fiaccola si ritira a vita privata viene indetto un concorso per sostituirlo che viene vinto dalla giovane Annie January: da sempre desiderosa di entrare nei Sette, ottiene rapidamente successo grazie ai suoi modi da ragazza della porta accanto ma presto si rende conto di come la realtà sia ben diversa da quella che credeva.

Il giovane Hughie è insieme alla sua ragazza Robin quando A-Train, l'uomo più veloce del mondo e membro dei Sette, la travolge in piena corsa disintegrandola: il desiderio di vendetta fa sì che venga avvicinato da uno strano individuo, Billy Butcher, che assieme al ragazzo rimette insieme la sua vecchia squadra di ex agenti della Cia incaricata di punire i Super per i loro crimini, i "Boys".

In questa breve sintesi della serie che qui racconta solo l’incipit della stagione uno, possiamo già intuire le potenzialità di questo racconto.

Una visione distopica e crudele di quello che effettivamente potrebbe succedere se persone con dei superpoteri prendessero parte alla vita sociale degli esseri umani.

Nel corso degli anni la serie ha avuto molto successo e l’idea innovativa che muove l’intero franchise ha saputo svilupparsi in molti modi e spesso in maniera intelligente, dove la violenza particolarmente feroce di patriota, che è evidentemente una versione oscura e senza controllo di superman si rispecchia in una società scissa a metà che mostra i due lati dell’umanità. Nella quarta stagione infatti la società americana si spacca in due, da un lato i fan di patriota, l’america più aggressiva e retrograda e vorrebbe vietare l’aborto, che favorisce la disuguaglianza sociale, e dall’altra i fan di starlight che vorrebbero maggiore integrazione e una giustizia più equa limitando il potere dei super.

Di per se la quarta stagione avrebbe tutte le carte in regola per regalarci qualcosa di interessante e molto accattivante, dico dovrebbe perché alla serie manca qualcosa, manca di mordente, quella stessa cosa che era il punto di forza delle stagioni precedenti. Si patriota è lo stesso pazzo che è sempre stato, ma mentre prima i suoi scatti di collera erano più esplosivi e incalcolati in questa stagione sono quasi evidenti tanto che non stupiscono più e non danno più quel senso di panico che trasmettevano prima.

Non voglio attribuire tutta la colpa alla serie però, è evidente che dopo tre stagioni così dense di violenza e di odio la nostra percezione al mondo di The Boy si sia inspessito, e la violenza nella serie ha forse cessato di stupirci. Mi spiego meglio, se patriota è in scena noi inconsciamente ci aspettiamo che ci sarà una carneficina, meno invece se c’è abisso, in cui vediamo una versione sfigata di acquaman, che però viene costantemente vessato dagli altri super ma che di per sé avrebbe un potere enorme.

Nella terza stagione abbiamo anche avuto a che fare con soldatino, una versione oscura di capitan america che ci ha regalato tutta una serie di interessanti possibilità trattando lo specchio un’america retrograda fatta di maschilismo e di violenza inaudita.

Non mi ritengo un’esperto di The Boys, conosco persone che leggono il fumetto e che mi illuminano sulle differenze tra questo e la serie e da quel che ho potuto capire la serie è una versione edulcorata del fumetto.

In conclusione, per farvi capire, credo che questa stagione per il momento sia il punto più basso della serie, essendo però usciti solo quattro episodi al momento in cui pubblico questo episodio, voglio sperare che ci sia una risalita verso il finale.

La mia impressione è che la serie si sia voluto imporre come un prodotto pi di massa rispetto al fumetto, che da un punto ci può anche stare, altrimenti avrebbero dovuto mettere un pegi 50 vista la violenza forte che fa da protagonista, ma dall’altra questa stagione la trovo molto più sotto tono rispetto alle altre.

Spero che questo episodio un po' diverso dal solito vi sia piaciuto, vi ringrazio per l’attenzione, vi invito a iscrivervi al podacast per ricevere gli avvisi di uscita dei nuovi episodi, di riascolare i vecchi episodi, noi ci ritroviamo qui il prossimo venerdì dove non so cosa dirò ma lo scopriremo insieme, buon venerdì e un fantastico fine settimana, io sono Matteo e questo è Nitrato d’Argento.


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