Bentornati a tutti amici e amiche. Oggi vi voglio raccontare una storia, la storia di un uomo che ha deciso di coronare il sogno di tutta la sua vita, quello di diventare il miglior professore del Giappone, bentornati su Nitrato d’Argento.
L’estate ormai è arrivata e le scuole sono ormai giunte alla fine, almeno per gli studenti, ma c’è una classe di lavoratori che ancora sono chini sui libri per permettere ai maturandi di portare a casa l’ambito diploma, è a loro che voglio dedicare l’episodio di oggi e oggi parliamo proprio di uno di loro, o meglio di un anime che vede protagonista il professore più tosto del Giappone, oggi parliamo di GTO, Great Teacher Onitsuka.
Chi mi conosce sa quanto io sia un amante degli anime, per tornare proprio ai tempi del mio diploma, aimè comincio ad avere quell’età giusta per le reminiscenze, come tesina di diploma portai l’evoluzione del manga, da Hukusai ai giorni nostri. All’epoca avevo una vera e propria ossessione per il genere, tanto che spaziavo dal genere Shonen, il genere action per ragazzi, al genere in stile romanzo rosa identificato per un target più femminile, al giorno d’oggi probabilmente non si targetizzerebbe più ed è giusto così, mi ritengo un felice precursore che non si è scoraggiato agli sguardi straniti dell’edicolante da cui compravo i Tankobon, il termine per indicare i volumetti dei manga.
In sintesi, proprio nel pieno degli anni in cui Mtv trasmetteva alcuni dei suoi migliori anime sulla piazza, mi sono imbattuto in un anime di cui tutt’ora segui i sequel in versione manga. GTO parla di Eikichi Onizuka uno studente universitario ventiduenne ed ex mototeppista e membro del duo Oni-Baku. Decide di percorrere la carriera di professore in maniera tale da avere la possibilità di corteggiare le studentesse a cui avrebbe insegnato. Ovviamente questo è un escamotasce narrativo tipco degli anime e non bisogna lasciarsi ingannare, capirete presto il motivo. Riesce ad ottenere una laurea per l’insegnamento in un’università di terz’ordine ma, a causa di una sbadataggine, non partecipa al concorso per l’abilitazione impossibilitandosi all’insegnamento in una scuola pubblica. Prova così un colloquio in una scuola privata, l’istituto Kissho. Nonostante un colloquio pessimo, viene assunto dalla direttrice della scuola a causa della forza di spirito dimostrata quando uno studente ha tentato di aggredire il vicepreside. Viene così assegnato al ruolo di professore responsabile della classe 3-4 delle scuole medie, composta da studenti problematici che hanno causato il licenziamento dei professori precedenti.
Ed è qui che vorrei porre l’attenzione sull’anime, Eikichi diventa il professore responsabile della classe pecora nera dell’istututo, fatta di ragazzi problematici, di bulli, di persone con gravi problemi mentali, un ambiente dove regna la sfiducia verso il mondo dei professori perché di fatto nessuno vuole avere a che fare con loro.
Tramite la figura irriverente e fuori dagli schemi di Eikichi, l'autore cerca di denunciare i problemi nelle scuole del Giappone contemporaneo, estremizzandoli ed esasperandoli: dai docenti senza alcuna passione per l'insegnamento, che si attivano solo per proteggere i figli del potente di turno, agli studenti che vengono spronati ad una competitività estrema con una riduzione dell'importanza del valore dell'amicizia.
I 43 episodi che compongono la serie ci mostrano diversi aspetti della scuola giapponese, che però possono essere ascritti a qualsiasi scuola nel mondo. Piano piano Eikichi si farà strada tra i cuori dei suoi alunni e cercherà di conquistare la loro fiducia la dove prima c’era solo rancore e disillusione.
Per i più diffidenti riguardo a questo anime posso dirvi che al momento dell’uscita del manga questo è stato premiato alla 22ª edizione del Premio Kodansha per i manga nella categoria miglior shōnen ed ha raggiunto i 45 milioni di copie stampate.
La storia di Eiikichi ci insegna a non dare per scontati gli studenti, ci ricorda che come adulti abbiamo il dovere di fare qualcosa per aiutarli e ci ricorda anche di quale importante ruolo abbiano gli insegnati nella costruzione di un nuovo e importante futuro del mondo.
Vi consiglio questa serie perché sinceramente mi ha insegnato molto, l’ho vista da ragazzino e mi è rimasta impressa, ha seminato dentro di me certe idee e queste sono cresciute mantenendo ben chiara l’importanza per certi ideali, quali? Guardate la serie per scoprirlo.
Vi ringrazio per avermi seguito fin qui, vi invito a riascoltare gli altri episodi se ancora non lo avete fatto, io vi auguro un buon venerdì e un fantastico fine settimana, io sono Matteo e questo è Nitrato d’Argento.
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