Bentornate amiche e amici, la serie di cui voglio parlarvi oggi è qualcosa di molto particolare, parla della vita di un uomo, di cui tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sentito parlare.
La serie attraversa alcuni dei punti salienti della sua vita e ci intrattiene con simpatia e leggerezza, la serie è Young Rock, bentornati su Nitrato d’Argento.
Non c’è un vero e proprio modo per introdurvi a questa serie se non raccontarvi subito la trama principale della serie che vede protagonista Dwayne Jhonson, o come siamo abituati a conoscerlo, The Rock.
Nel 2032, Dwayne Johnson, candidato alla presidenza degli Stati Uniti d'America, riflette sulla sua giovinezza, raccontando i momenti che lo hanno formato: dalla sua infanzia nella scena del wrestling hawaiano, agli anni del liceo in Pennsylvania.
In questo semplice ma deciso inizio c’è racchiusa tutta la trama principale che segue la storia. Anche se può sembra una serie piuttosto semplice in realtà già dal primo episodio ci troviamo davanti a qualcosa che non vuole solo raccontare la vita di uno degli uomini di successo più famosi in America ma anche dare degli interessanti spunti di riflessione e mostrare le chiavi per risolvere i problemi di tutti i giorni.
Come ha sempre chiarito The Rock non è nato ricco, anzi è stato un buona parte della sua vita sempre alla ricerca di una stabilita economica cercando però di non rinunciare al suo sogno.
Partendo dalle sue origini Hawaiane con il Wrestling professionista, suo nonno, Peter Maivia è stato uno dei più famosi wrestler hawaiani, suo padre, Rocky Jhonson a sua volta ha continuato questa passione e negli anni 80 è stato portato alla fama come uno dei più importanti wrestler, ma tutto questo non è stato sufficiente e molto spesso la sua famiglia ha dovuto affrontare cadute che l’hanno portata a doversi spostare in cerca di fortuna.
Anche Dwayne ha dovuto scontrarsi molte volte con delle delusioni, e con la vergogna di tentare di nascondere la sua povertà agli altri.
Per cercare di far uscire la sua famiglia dall’ombra della povertà ha cercato una carriera del football professionistico e anche li ha dovuto scontrasi con molte delusioni, insomma avete capito, la storia di Dwayne non è solo la storia di un uomo che si è fatto da solo, faticando e scontrandosi molte volte con la durezza della vita, è un po' la storia di tutti noi, e questa serie a suo modo, donandoci qualche sprazzo di leggerezza, cerca di fornirci un pretesto per non arrenderci, perché se c’è riuscito un ragazzino hawaiano senza nessuno conoscenza allora ce la possiamo fare tutti.
Dal punto di vista tecnico la serie fa il suo lavoro, con il vero The Rock che recita nell’anno 2032 e intervallando i suoi racconti con tre diversi attori che lo impersonano durante tre fasi della sua vita, 1984, 1987, 1996.
Tutti gli attori fanno un buon lavoro e devo dire che in alcuni casi, in particolare con il The Rock del 1996 la somiglianza c’è, sia fisicamente che caratterialmente e ci saranno scene comiche memorabili, con citazioni ai film anni 80 e continue citazioni a film di The Rock, nel 2032 infatti ci saranno anche li citazioni su tutti i suoi film, prendendosi costantemente in giro.
Tutti gli altri attori hanno saputo rendere la serie davvero unica, aiutato l’intera storia a reggersi in piedi e a dare valore a tutto l’insieme.
Nel complesso Young Rock si pone come una serie leggera senza troppe pretese, dove cerca però di infilare qua e la riflessioni utili allo spettatore, rivelandosi un piccolo gioiello dell’universo di serie tv in cui stiamo vivendo al momento.
Ogni episodio dura 20 quindi può essere tranquillamente visto ovunque e in qualsiasi momento, a titolo informativo vi dico che è già uscita una seconda stagione.
Io vi ringrazio per avermi seguito fin qui, vi consiglio di iscrivervi al podcast se ancora non lo avete fatto, di riascoltare i vecchi episodi e di consigliare il podcast ai vostri amici, noi ci rivediamo qui venerdì prossimo dove non so cosa dirò ma lo scopriremo insieme, buona serata e buon fine settimana a tutti.
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