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Immagine del redattoreMatteo Marchi

Episodio 17 - Il problema dei 3 corpi

Bentornati amiche e amici, dopo due episodi a parlare di film, voglio tornare a parlarvi di serie tv, oggi parliamo di una serie che nelle ultime settimane ha fatto molto parlare di sé, parla di strane luci nel cielo, una misteriosa setta e un videogame dal strano concept visivo, bentornati su Nitrato d’Argento.

 

Parto da una piccola premessa, per questa serie ho impiegato quasi un mese a decidermi a vederla e tre settimane per riuscire a trovare il coraggio di recensirla.

Metto quindi una infinità di mani avanti e vi anticipo che potreste anche non essere d’accordo con la mia visione della serie.

La serie in questione è Il problema dei 3 corpi, prodotta da Netflix e tratta dal romanzo omonimo di Liu Cixin. Sarebbe difficile per me raccontarvi la trama senza spoilerarvi proprio niente, diciamo solo che tutto nasce quando una scienziata cinese nel 1977 riesce a mandare un messaggio nello spazio per tentare di contattare una forma di vita aliena.

La storia poi si sposta ai giorni nostri, alcune strane morti di scienziati catturano l’attenzione di una organizzazione che cerca di fare luce sull’accaduto e nello stesso momento la serie segue le vicende di un gruppo di amici scienziati anche loro collegati a queste strane morti.

Successivamente alcuni di loro trovano un visore con uno strano videogame che sembra strettamente connesso a quello che sta succedendo e decidono anche loro di scoprire la verità.

Ora che abbiamo fatto un po’ di chiarezza su questa strana serie tv devo però parlarvi delle mie impressioni sulla serie.

La serie parte molto bene e ha un incipit molto figo, il videogame misterioso, la scienza al limite del realismo, gli attori molto bravi, tutto sembra promettere qualcosa di davvero interessante.

Tutto però dura solo pochi episodi, infatti dopo l’emozione iniziale sembra subire un brusco arresto e protendere verso la solita serie di fantascienza a cui ormai il cinema ci ha abituati, anche sul finale, non c’è nulla di particolarmente originale a parer mio, ci sono alcune tematiche importanti che è giusto elogiare secondo me, ma queste purtroppo non riescono a salvare del tutto la serie, anche se l’abilità degli attori nel cercare di trasmettere queste tematiche c’è tutta.

Nel complesso mi è uscito il motivo di tanto successo che la serie ha avuto, certo è una bella serie, come se ne possono trovare, la mancanza di originalità però rende oggettivamente queste niente di nuovo.

Vi consiglio di guardare se siete degli appassioni del genere, ma faccio una precisazione, questa serie non è auto conclusiva, quindi se come me avete faticato a vederla, potreste restare deluso nello scoprire che la trama che vi propongo all’inizio non trova conclusione e questo potrebbe esistere un problema.

Io vi ringrazio per avermi seguito fin qui, vi rimando ad ascoltare gli episodi delle scorse settimane se ancora non lo avete fatto, a condividere con gli amici il

Podcast, io vi rimando alla prossima settimana in cui non so di cosa parlerò ma lo scopriremo insieme, buon fine settimana e un bellissimo venerdì, io sono Matteo e questo è Nitrato d’Argento.


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