top of page
Immagine del redattoreMatteo Marchi

Episodio 12 - La caduta della casa degli Husher

La serie di cui voglio parlarvi oggi mi è stata consigliata da un amico che per questo ha la mia gratitudine.

È una serie fatta di mistero, omicidio e tanto Edagar Alla Poe, la serie è la caduta della casa degli asher, bentornati su Nitrato d’Argento.

 

Eccoci qui dunque con una nuova serie da raccontarvi, come vi ho accennato poco fa questa mi è stata consigliata da un amico che so ha una grande esperienza per quanto riguarda questo genere di serie perciò sono partito con grandi aspettative.

Come spesso accade, quando si parte con questo tipo di stato d’animo si resta delusi.

Ma non è questo il caso, la serie ispirata al libro di Edgar Allan Poe La caduta degli asher, riesce in maniera brillante e in certi punti scioccante, ad attrarre lo spettatore fino alla fine.

La trama è questa:

 

L'amministratore delegato di un'azienda farmaceutica corrotta affronta il proprio discutibile passato quando i suoi figli iniziano a morire nei modi più misteriosi e brutali.

 

L’elemento forse più interessante dell’intera serie è che ogni episodio riprende uno dei tanti racconti di Edgar Allan Poe.

Giusto per fare un paio di esempi che ho particolarmente apprezzato essendo io stesso un fan della poetica dell’orrore di Poe, troviamo nel secondo episodio una magistrale interpretazione de la maschera della morte rossa, dove l’elemento della festa fatta per scampare alla peste del principe Prospero nell’anno mille, diventa un gigantesco reive dove l’omonimo del principe qui figlio dell’industriale protagonista trova una morte terribile a causa delle sue colpe.

Un’altro esempio incredibile è la rivisitazione di cuore rivelatore dove la storia è stravolta in favore dell’angosciosa caduta nella follia di un’altro dei figli del protagonista.

Come avrete già inteso l’altro elemento interessante è la connotazione ben specifica dei nomi dei personaggi che agli occhi attenti degli appassionati di Poe già rivelano il loro inesorabile destino.

 

Parlando del comparto fotografico e artistico siamo davanti ad una seri e attenta e studiata che riesce a far saltare letteralmente il pubblico dalla sedia.

Attenzione infatti, questa serie non è per i deboli di cuore o per le persone facilmente impressionabili certe scene potrebbero in effetti essere un po’ troppo forti sia per i bambini che per gli adulti non troppo abituati a questo genere.

 

Nel complesso però la serie offre molti spunti interessanti sia per gli appassionati appunto sia per chi conosce Edgar Allan Poe in maniera superficiale e vuole approfondire le sue storie.

La serie infatti brilla sia per il modo in cui viene raccontata mantenendo il mistero fino alla fine e mantenendo l’attenzione alta anche per lo spettatore meno incline a questo genere di storia sia per l’incredibile e interpretazione che gli attori protagonisti ne danno in particolare l’attore protagonista Bruce Greenwood, conosciuto per essere un attore presente in molti film di successo da io robot a orchidea selvaggia.

L’altra attrice protagonista, Carla Cugino, crea un personaggio dalle tinte scure e pericolose che tiene la tensione alta fino alla fine.

anche gli altri attori però magari meno conosciuti funzionano molto bene e regalano in ogni episodio che si focalizza sul loro personaggio una discreta interpretazione.

 

Nel complesso la serie riesce in modo esaustivo a narrare l’atmosfera contenuta nelle opere di Poe regalando agli spettatori ore di interessante svago.

 

L’elemento che poi mi ha colpito più di tutti viene concentrato in due scene emblematiche, una all’inizio della serie e una alla fine, entrambe agli antipodi molto probabilmente messe li apposta per creare una sorta di circolo riflessivo.

Entrambe offrono una lucida critica al capitalismo e a ciò che lo muove, sarebbe difficile per me sintetizzarvele qui ora e di certo perderebbero di quella potenza espressiva, vi invito quindi a cercarvele.

Nella prima c’è una bellissima spiegazione di ciò che è effettiavemente il marketing o poerlomeno ciò che lo muove.

Nella seconda invece è un bel dialogo a due dove si cerca di scavare nei lati più oscuri del capitalismo e di come il consumismo abbia ridotto gli esseri umani, spersonalizzati in veste di una maggiore produttività

Questo ovviamente è il mio punto di vista, sono certo che ogni persona potrà trarre una visione differente da queste riflessioni.

 

Consiglio a tutti gli appassionati del genere di dare un’occasione a questa serie anche solo per provare a scoprire una serie che dalla sua a tanti da dare.

 

Grazie per avermi seguito fin qui, come sempre vi invito a iscrivervi al podcast, scrivere tra i commenti, e condividere con gli amici questi podcast, vi ricordo inoltre che potete riascoltare le vecchie puntate, il podcast è disponibile su spreaker, spotify, Amazon music e altre piattaforme.

Vi auguro un buon fine settimana e un buon venerdì, noi ci vediamo la prossima settimana dove non so di cosa parlerò ma lo scopriremo insieme, io sono matteo e questo è Nitrato d’Argento.


0 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Σχόλια


bottom of page