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Immagine del redattoreMatteo Marchi

Episodio 10 - Supersex l'altro lato del cuore di Rocco Siffredi

Bentornate amiche e amici di Nitrato d’Argento, oggi vi voglio parlare di una serie che devo ammettere, mi ha fatto correre non poco per potervela portare qui nel nostro piccolo spazio sicuro.

Come avrete sicuramente intuito dal titolo di questo episodio oggi parliamo di Supersex, la nuova serie su Rocco Siffredi.

 

Eccoci qui, mettiamo un po’ di musica per farci entrare nel mood giusto e iniziamo a parlare di questa serie che certamente farà discutere.

Prodotta da Netflix e uscita solo due giorni fa la serie di 8 episodi racconta della vita, luci e ombre comprese, di quello che forse è stato il più grande pornodivo italiano, Rocco Tano in arte Rocco Siffredi.

Devo ammetterlo, questa è una delle serie che più aspettavo in questo 2024, ho perfino messo la spunta di avviso a Netflix per non rischiare di perderla.

 

Questa figura così emblematica e ricca di sfaccettature ha sempre avuto un influsso particolare sul me bambino, per i maschi cresciuti negli anni novanta, tra figure formose e sensuali come Moana e provocanti e scioccanti come Cicciolina, Rocco era la figura maschile di riferimento che noi ragazzazzetti imberbi avevamo nel grande mistero che all’epoca era per noi il sesso.

Lo ammetto, da studioso di cinema e antropologo culturale per hobby, il mondo del porno ha sempre stimolato in me una certa curiosità, era cinema ma sempre messo dal lato “sbagliato” della moralità, e lo dico inserendo questa parola tra virgolette, perché per me la moralità è sempre stata una maschera che usavano i benpensanti per nascondere le loro stranezze e additare quelle degli altri, in modo che le loro non venissero mai a galla.

 

Ma ora parliamo della serie vera e propria, come già detto è una serie biografica e come tale deve avere un certo tipo di struttura narrativa.

La domanda che mi sono posto spesso durante la visione è quanto effettivamente c’è di vero e quanto di romanzato.

Della vita di Rocco Siffredi come detto so molto poco, l’ho sempre visto con simpatia ma non sono mai andato oltre quella patina di casanova che si portava dietro.

Bè questa serie mira a fare proprio questo e se la vita di Rocco da un lato era tutta riviste e film a luci rossi, dall’altra c’era il lato più oscuro e drammatico di tutta la sua esistenza. Quella fatta di un ragazzino delle case popolari di Ortona, alla ricerca costante dell’affetto della madre che aveva dedicato tutta la sua esistenza al fratello di Rocco, menomato a causa di una aggressione. Alla figura di suo fratello più grande Tommaso, idolo di tutta la sua vita e che spesso è stato una figura conflittuale nel corso di tutta la sua vita. Al suo primo amore Lucia, fino all’amore travagliato durante gli anni di successo che lo portano quasi a lasciare le scene.

Tutto questo e molto di più è lo specchio di un uomo che ha rischiato tanto, ha avuto tanto ma è sempre stato in qualche modo in conflitto con se stesso.

Sarebbe difficile per me raccontarvi altro sulla trama senza spoilerarvi, accontentatevi dunque di questo bere e sunto e scopritelo voi, cosa si cela dietro il volto angelico e sornione di Rocco.

 

Passando invece all’analisi degli attori qui forse arriviamo al punto più alto dell’intera serie che se a volta a livello di trama pecca forse di eccessivo romanticismo dall’altro lato vede Alessandro Borghi dare una delle sue migliori interpretazioni.

Mi spegni meglio, quando io vedo un film per capire se un attore ha dato il suo meglio uso questa massima: se quando recita vedo l’attore che recita allora qualcosa non funziona, ma se vedo il personaggio e non più l’attore allora vuol dire signori che siamo di fronte a davvero qualcosa di magico.

Alessandro Borghi non fa Rocco Siffredi, lui è Rocco Siffredi.

Fin dal primo riquadro è convincente da morire, ha la sua risata, il suo portamento, tutto di lui e porta in scena quelli che solo un’attore attento e dedito al suo mestiere sa fare.

Anche tutti gli altri attori lavorato davvero bene, da Adriano Giannini che qui interpreta suo fratello Tommaso a Jasmine Trinca che interpreta Lucia, fino a tutti gli attori comprimari convincenti fino alla fine.

 

La fotografia funziona molto bene e le musiche aiutano ad entrare in sintonia con la storia.

 

Se devo dare un parere finale alla serie è che questa volta Netflix è riuscita a creare qualcosa di magico.

Vede un episodio e non riuscirete più a staccarvi fino alla fine. Borghi è magnetico come solo Rocco sa essere.

 

Guardatevi questa serie se volete avere il coraggio ci aprire la vostra mente.

Smettete ogni pregiudizio sul mondo del porno e lasciatevi trascinare nella mente eccitante e turbolenta di uno degli uomini simbolo del nostro tempo.

 

Come al solito vi ringrazio per avermi seguito fin qui, se ancora non lo avete fatto vi invito a riascoltare gli episodi passati, a condividere il podcast con gli amici, a scrivermi un commento.

Vi auguro un buon fine settimana ricco di avvenimenti, noi ci vediamo qui il prossimo venerdì, non so ancora di cosa parlerò ma lo scopriremo insieme, buon pomeriggio a tutti.


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