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Episodio 94 - Una pallottola spuntata nel 2025

  • Immagine del redattore: Matteo Marchi
    Matteo Marchi
  • 10 ott
  • Tempo di lettura: 4 min

Bentornate amiche e amici, oggi vi voglio parlare di un sequel di un film arrivato con molti anni di distanza dall’ultimo capitolo e con un cast completamente rinnovato, oggi parliamo del sequel di Una pallottola spuntata.

 

Eccoci qui amici, sono stato un po' indeciso se portare questo film all’interno delle recensioni anche perché sono stato indeciso nel guardarlo.

Avevo paura che la visione di questo film non sarebbe stata all’altezza dei suoi precedenti capitoli. Come poteva? Del resto i primi tre film erano così iconici che sarebbe stato impossibile superarli.

Prima di entrare nel vivo della storia però, ecco una breve sintesi della trama.

 

Una pallottola spuntata (The Naked Gun) è un film del 2025 diretto da Akiva Schaffer, che ne ha curato la sceneggiatura insieme a Dan Gregor e Doug Mand.

 

Dopo aver sgominato una rapina, l'indagine su un caso di possibile suicidio porta Frank Drebin jr. sulle tracce di Richard Cane, magnate della tecnologia che ha escogitato un piano criminoso per riportare l'umanità a uno stadio primordiale e ferino.

 

Il film in realtà non cerca di emulare in tutto e per tutto i film precedenti ma di ricalcarne la forma narrativa, mi spiego meglio, la figura del figlio di Frank Drebin è si ingenuo e semplice come il padre ma in sé detiene una forza tipica dei film action, qualcosa di simile ma in forma esasperata dei film che abbiamo visto recitare a Liam Neeson, attore appunto che interpreta il protagonista.

La trama in sé che ricalca in maniera imbarazzante quella del primo Kingsman, se all’inizio mi aveva indispettito, potevano benissimo trovare una trama originale senza per forza doverla rubare ad un film uscito relativamente di recente, mi sono però accorto che non è l’elemento principale, ma un mero escamotage costruito per mandare avanti la storia.

Il film di fatto è costruito come i precedenti con brevi gag che sono collegate tramite una trama leggera e poco interessante che ci porta fino alla fine della storia senza particolari soprese.

Quello che però è interessante è invece l’umorismo che pervade l’intero film, gli sketch comici infatti richiamano in tutto e per tutto gli sketch dei film passati e sono politicamente scorretti.

Finalmente un film che non ha deciso di piegarsi al politicamente corretto e riesce a dare, anche se non con lo stesso impatto spiazzante e divertente degli altri capitoli, una visione divertente e dalla risata amara tipica dei vecchi film.

L’assurdità qui è portata all’eccesso e in alcuni momenti riesce davvero a divertire.

Questo film è un tentativo riuscito a metà di trovare una via nuova a quella forma che avevano i vecchi film, omaggiando da un lato la trilogia unica che tutto il team del film con protagonista l’iconico Leslie Nielsen e dall’altro cercando di trovare un nuovo modo per fare comicità politicamente scorretta in un mondo bigotto e perbenista che ormai sembra essere arrivato anche nella filmografica comica e dissacrante.

La recitazione degli attori è volutamente forzata e fuori luogo, Liam Neeson è stranamente inquietante nella sua forma di Frank Drebin, abituati come siamo a vederlo in film drammatici o d’azione dove l’intelletto e la furbizia è tutto, vederlo qui nella veste di un ingenuo detective molto svampito e quasi goffo fa davvero un’effetto straniante.

Pamela Anderson che qui interpreta la femme fatale è pregevolmente brava, secondo ovviamente le sue capacità recitative, e la piega che ha voluto far prendere alla sua carriera secondo me è qualcosa di intelligente e che potrebbe dargli qualche soddisfazione in più.

Gli altri attori del film sono abbastanza di contorno e sono più che altro una scusa per far muovere il protagonista all’interno di varie situazioni.

Nel complesso il film è un prodotto riuscito a metà che però al il pregio di riportare in vita un tipo di comicità scorretta e gretta che a me piace molto e che sono certo che a molti appassionati dei vecchi film potrebbe far piacere.

Consiglio il film a tutti quelli che hanno amato i vecchi film e che qui troveranno almeno in parte quelle atmosfere. A tutti quelli che non hanno mai visto un film della saga potrebbero restare sconvolti da una narrazione vecchia e da una recitazione decisamente fuori dalle righe.

Il film sembra essere un tentativo come dicevo che riesce a metà, che cerca la strada giusta per emergere. Non è escluso però che questa strada possa essere trovata con un eventuale sequel, sarei molto curioso di vedere un sequel magari con anche il figlio di Norbert che qui si vede solo in uno scketch dissacrante che era già stato spoilerato nel trailer.

Vi ringrazio per avermi seguito fin qui, spero di essere stato il più chiaro possibile, vi invito a seguirmi sulle varie piattaforme, siamo disponibili su Spreaker, Spotify, Audible e Amazon Music, vi invito inoltre a visitare il mio blog dove pubblico tutte le trascrizioni per non udenti, trovate il link tra le info del Podcast, vi ringrazio per avermi seguito fin qui, noi ci troviamo qui la prossima settimana, buon venerdì e buon fine settimana, io sono Matteo e questo è Nitrato d’Argento.


 
 
 

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