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Episodio 89 - Weapons

  • Immagine del redattore: Matteo Marchi
    Matteo Marchi
  • 5 set
  • Tempo di lettura: 6 min

Bentornate amiche e amici oggi non solo festeggiamo l’inizio di settembre ma anche l’inizio della terza stagione di questo podcast. Come avete potuto notare come era stato per il passaggio tra la prima e la seconda stagione anche questa sarà caratterizzata da una nuova sigla. Ora però senza ulteriori indugi, andiamo a parlare di un nuovo film oggi vi parlo di Wepons bentornati su nitrato d’argento.

 

Eccoci qui e anche questa volta, come sempre, prima di iniziare a parlare di questo Film, ecco una breve sintesi.

 

Weapons è un film del 2025 scritto e diretto da Zach Cregger.

 

Alle 2:17 del mattino, diciassette bambini della stessa classe escono in silenzio dalle loro case. Solo uno resta. Non si sa dove siano andati. Non si sa perché. La città di Maybrook implode, cerca un colpevole, e lo trova nella persona più ovvia: la loro maestra, Justine Gandy (Julia Garner). Ma questa, come avverte lo stesso regista, non è la trama del film. È solo il detonatore.

 

Questo film può sembrare ad un primo sguardo come il più classico degli horror e anche lo stesso trailer si è provate a dargli un’occhiata vi porterà in quella direzione, questo però non è un semplice horror e in effetti prima di riuscire a dare una recensione coerente, ho dovuto lasciar passare un po’ di tempo. In effetti, anche se sono andato a vederlo quasi subito dopo l’uscita ho aspettato fino ad ora per recensirvelo. Questo perché è un film unico a suo modo, lo stesso Regista non è nuovo a questo tipo di cambio di rotta durante il film che ci porta all’inizio in un percorso che sembra quello di un horror, ma verso metà del film vira verso un altro genere e verso il finale e quasi portato all’assurdo.

Ma tutto questo, se ad una prima occhiata può sembrare fatto a caso in realtà non è così, il film è ben strutturato proprio per dare un senso di smarrimento allo spettatore che inizialmente si aspetta un certo tipo di film e un certo tipo di narrazione e per circa metà film è anche piuttosto inquietante quello che ci viene mostrato, ha dei colpi di scena e delle scene di tensione molto forti che oggettivamente hanno dato fastidio un po’ anche a me è un fastidio positivo però quando un film horror mi stupisce, riesci a darmi tensione Vuol dire che sta facendo il suo lavoro. Non lo dico ovviamente per vantarmi, ma nei miei tanti anni di appassionato di cinema ho visto diverse tipologie di horror e quindi diciamo che ho un po’ il callo per i film tra virgolette di paura. Questo film però è riuscito piacevolmente, l’elemento che invece mi ha fatto propendere per un allungamento della recensione e pensare a lungo come porla è stato la parte successiva. Vedo il cambio di rotta a un certo punto il film infatti devia verso un indirizzo più sull’assurdo più sul grottesco se l’inizio è tutto portato a un’inquietudine molto forte che mi ha ricordato anche per certi versi qualche film di Shyamalan a un certo punto volutamente invece il regista Porta tutto verso un grottesco e poi quel grottesco lo fa diventare ridicolo, ma questo proprio perché vuole mandare certi tipi di messaggi.

 

Questi messaggi si possono leggere innanzitutto con la descrizione che Regista fa dei personaggi, ogni capitolo infatti è suddiviso e si concentra su alcuni dei personaggi coinvolti nella vicenda. 

Se infatti vediamo inizialmente i genitori degli studenti prendersela con la Insegnante che in realtà non ha nulla a che fare con la vicenda scopriamo però nel corso del passare del tempo che comunque non è una figura Perfetta l’insegnante, anche lei ha i suoi difetti anche lei ha la sua umanità e per certi versi non è comunque una bella persona. Certamente non è coinvolta con la sparizione gli studenti, ma comunque non è una santa, ad esempio in una scena la vediamo litigare con una donna perché è andata a letto con il marito di questa donna, pur sapendo che erano ancora sposati senza fare spoiler ovviamente. Vediamo poi un altro personaggio, il personaggio del poliziotto, che anche lui sembra dal punto di vista dell’insegnante una figura positiva ma che in realtà anche lui ha delle problematiche. A detta mia probabilmente il capitolo dedicato al poliziotto è il capitolo che forse dà meno in termini di narrazione, allunga il brodo, in qualche modo se dovessi dare un punto negativo al Film è proprio il fatto che ci sono un paio di personaggi che non danno tanto in più, non fanno capire tanto la trama quanto più che altro sono stati inseriti Perché il film comunque non è molto lungo e quindi in qualche modo servivano ad allungare il brodo un pochino, non è una grossa pecca però nella lettura complessiva del film secondo me se ne poteva fare a meno. Perché il personaggio del poliziotto è proprio un personaggio secondario e farlo diventare protagonista di uno dei capitoli è un po’ eccessivo, secondo me.

Oltre a loro due, però abbiamo anche il personaggio di uno dei genitori dei bambini scomparsi interpretato da Josh Brooklyn che decide di capire dove sono andati i bambini. Tutto quello che si sa e che 2:17 di notte i bambini si sono alzati tutti insieme sono usciti di casa e sono corsi in una direzione e questo si sa grazie alle telecamere di sicurezza delle case delle persone e lui ha un’intenzione interessante, ovvero cercare essendo un architetto un geometra di mappare e cercare di capire in che direzione sono andati. Lui è uno dei personaggi protagonisti e anche grazie a lui, aggiungiamo qualche elemento, una cosa interessante proprio anche qui il fatto che lo vediamo fare delle cose negative ad esempio minaccia l’insegnante, scrive una parolaccia, un insulto, sulla macchina dell’insegnante, questi sono piccoli spoiler, ma sono cose che succedono all’inizio del film, quindi non sono grossi spoiler. Però anche lui vediamo appunto che è sì un padre affranto ma anche che non è una persona positiva al 100%. Qui è interessante come nella dinamica dei fatti tutti i personaggi risultino che sono adulti corrotti in qualche modo dalla società, corrotti dalla vita e questo forse è il messaggio più importante di tutto il film. Anche gli altri protagonisti che vediamo come il tossico sono personaggi deviati corrotti dalla vita, l’unico personaggio che non è così e che si ha alla fine nell’ultimo capitolo è il punto di vista dell’unico bambino che si è salvato, l’unico bambino che non è stato rapito e grazie a lui, grazie la sua visione che finalmente scopriamo cosa effettivamente è successo e la sua visione è una visione pura. Probabilmente il messaggio del Regista è che vuole mostrare cosa la società, in particolare la società americana, ma in realtà è una società come sappiamo bene che anche la società italiana ormai da ormai decenni e quasi uno specchio è un riflesso seppur più Europeo della società americana è come la società sporca e corrompa delle figure pure come sono quelle dei bambini, come tenta in qualche modo di rubare questa innocenza e in effetti la figura mostruosa dietro ha detto tutta questa vicenda cerca a suo modo di rubare questa innocenza ai bambini, senza ovviamente farvi spoiler. Capite quindi che il film nonostante sia mascherato da questa evoluzione molto strana, che è più un’involuzione che un’evoluzione cioè portare un film da un horror di tensione spaventoso al grottesco. All’assurdo si potrebbe quasi definire un’involuzione. In realtà è fatta apposta, ti dimostra i vari aspetti terrificanti della nostra società fatta di rabbia fatta di dubbi fatta di sofferenza è fatta di disattenzione spesso verso i bambini. Perché si si cercano questi bambini ma più che altro durante il film a parte ad alcuni soggetti non sembra un granché importare che fine abbiano fatto e quindi questo secondo me è un messaggio molto importante.

Voglio che passi il messaggio che questo film non è il classico horror, perché ho visto persone in sala al cinema che era evidente che non avessero capito il target del film, cioè ragazzi giovani che erano venuti a vedere il film, ma si aspettavano un’altra roba e quindi per certi versi Vorrei far capire alle persone che ancora non lo hanno visto che non è un film come gli altri è sicuramente un bel viaggio a suo modo. 

Gli attori devo dire che recitano tutti molto bene, sono tutti in parte, ci sono scene veramente spaventose, non tanti jumpscare devo ammetterlo, ma sono proprio delle scene che sono spaventose per il messaggio che vogliono mandare, da come sono state gestite anche e quindi secondo me è un finché vale la pena di essere visto sicuramente. Non è un film capibile subito al 100% ci sono altre opere che sono di più facile comprensione, questo film non è uno di questi, dovrete faticare un pochino come me d’altronde per cercare di capirlo, per cercare di vedere quello che sono riuscito a vedere, io ci ho messo un po’ di tempo, ma è un messaggio che mi sembra sia piuttosto evidente.

 

Vi ringrazio per avermi seguito fin qui come al solito vi ricordo di iscrivervi al podcast se ancora non avete fatto, siamo disponibili su Spotify, Amazon Music, Audible. Vi invito anche a seguirmi su speaker. Inoltre vi ricordo che la trascrizione per non udenti e disponibili sul mio blog, il link al blog lo trovate tra le info del podcast. Grazie ancora buon venerdì e buon fine settimana, io sono Matteo e questo è nitrato d’argento.

 

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