Episodio 105 - Good Boy Quando ad essere protagonista di un horror è il cane
- Matteo Marchi

- 1 giorno fa
- Tempo di lettura: 5 min
Bentornate amiche e amici, spero che lo scorso episodio a tema natale vi sia piaciuto, oggi invece vi voglio portare in un mondo diverso, quello di un cane e del suo padrone, ma questo non è il solito film sui cani a cui siete abituati, oggi parliamo di A good boy, l’horror visto con gli occhi di un cane, bentornati su Nitrato d’Argento.
Eccoci qui, per staccare un po' dal clima natalizio nell’episodio di oggi vi voglio raccontare una storia particolare, quella di un horror visto dal punto di vista del cane, ma come sempre prima di entrare nel vivo della recensione, eccovi la trama:
Good Boy è un film horror del 2025 diretto da Ben Leonberg, al suo debutto alla regia.
Dopo un lutto in famiglia, Todd si trasferisce nella fattoria del nonno insieme al cane Indy. Solo il Nova Scotia Duck Tolling Retriever riesce a vedere la presenza malevola che infesta la fattoria e, non riuscendo ad avvertire il padrone, spetta a Indy affrontare l'entità malvagia prima che faccia del male a Todd.
Questo interessante incipit da l’avvio ad una trama che sfrutta in modo intelligente inquadrature e fotografia per potenziare quella che secondo me è davvero una incredibile prova d’attore di Indy, il cane protagonista di questo film.
Utilizzando infatti in maniera davvero originale un tipo di inquadratura all’altezza del cane, come se tutta la storia sia impostata come un normale film, ogni cosa viene vista dal suo punto di vista e quello che non è alla sua altezza risulta o assente o dai contorni sfumati, come ad esempio lo stesso volto del suo padrone che vediamo quasi sempre di sfuggita e quelle poche volte che lo vediamo è per un motivo ben specifico.
Tutta la narrazione è vista attraverso gli occhi e l’olfatto di Indy, e attraverso questi due sensi ultrasviluppati del cane veniamo a sapere la verità sul passato della casa dove lui e il suo padrone si sono trasferiti e su quello che davvero è successo al nonno del padrone.
Giunti a questo punto però è necessario secondo me spiegarvi due cose. Il film può essere letto in due modi, quello realistico e quello soprannaturale horror.
Ragionando con la persona con cui ho visto il film infatti sono arrivato al punto da capire che tutto quello che Indy attraversa durante il film potrebbe benissimo essere visto attraverso il suo personale filtro animale.
Mi spiego meglio, durante il film capiamo che Todd, il padrone di Indy ha una malattia terminale, questa si presenta fin dai primi minuti del film, esattamente nel momento in cui Indy percepisce una presenza oscura all’interno di casa, una sagoma che diventa via via più tangibile man mano che la malattia di Todd progredisce fino alla fine inevitabile che questa porterà a Todd.
Questa sagoma nera potrebbe benissimo essere come Indy percepisce la malattia del suo amico umano, un’entità che diventa sempre più forte su Todd, indebolendolo e trasformandolo. Una volta arrivati a casa del nonno, morto anche lui sembra per la stessa malattia, attraverso il suo fiuto, che come sappiamo è altamente sviluppato nei cani, Indy riesce a ricostruire, prima accompagnato da quello che sembra essere l’odore del cane del nonno, la fine che il nonno ha fatto, anche lui soggiogato da una strana entità. Il cane del nonno di cui ad un certo punto troviamo l’intero scheletro sembra essere mummificato ed è quindi plausibile pensare che sia morto di fame senza riuscire ad uscire di casa una volta morto il nonno.
Il film quindi potrebbe essere una metafora di come gli animali percepiscono la malattia dei loro amici umani, incapaci di aiutarli contro un nemico che loro percepiscono molto prima ma che non riescono a combattere del tutto, costretti a vedere il loro migliore amico soccombere senza poter fare niente.
C’è però un altro modo di vedere il film, quello del genere soprannaturale. Analizzandolo con lo sguardo dei film horror possiamo capire un paio di cose in più, innanzitutto la creatura che sembra abitare quella casa sembra viverci da molto tempo, da quello che viene detto durante il film, al momento non ricordo se dal nonno in un video o dalla sorella del padrone di Indy, la casa è di proprietà della famiglia da molte generazioni, vediamo il nonno morire di quella che sembra la stessa malattia di Todd, una malattia che forse colpisce solo i maschi della famiglia, la sorella infatti non sembra esserne preda.
Una maledizione che magari ha colpito la famiglia, forse hanno costruito la casa sopra ad un varco per un altro mondo, una dimora di un mostro che si nutre delle persone che hanno costruito li la loro casa.
Todd infatti è solo dopo che inizia a stare male che sente un’attrazione per la casa del nonno, una casa che a detta di tutti fa scappare chiunque vada ad abitarci, tutti tranne il nonno, che ci è morto li dentro.
L’entità lo attrae in quella casa forse proprio a causa della maledizione, un destino che lo ha segnato fin dalla sua nascita.
Questo film crea forse più interrogativi di quanti non ne risponda, ma lo fa per uno dei pochi motivi giustificabili all’interno di una trama. Perché tutto quello che veniamo a sapere durante la storia è attraverso la percezione di Indy è quindi non possiamo aspettarci delucidazioni, Indy non può mettersi davanti a Todd e dirgli: Amico ho visto delle cose strane in questa casa, andiamocene via, oppure: Cosa ti sta succedendo amico? Stai male? Tutto quello che Indy può fare, che noi possiamo fare, è osservare in silenzio ciò che succede, cercando nel nostro piccolo di proteggere il nostro padrone da tutti quei pericoli silenziosi che lui non sembra vedere.
Questo film è un esperimento geniale che poteva potenzialmente essere una idea catastrofica se fatta nel modo sbagliato. Qui invece è stato fatto un lavoro magistrale, il regista ha usato il suo cane in modo da riuscire ad avere un approccio molto più confidente nei suoi confronti durante le scene difficile, e il cane è riuscito a trasmetterci tutte le sue emozioni trainandoci attraverso un mondo che abbiamo davanti tutti i giorni ma che non ci eravamo messi a studiare nel modo corretto.
C’è sicuramente di più nel mondo di un cane di quello a cui siamo abituati a pensare e questo film ti pone nell’ottica di pensare a come un cane si debba sentire quando sente minacciato il suo mondo di affetti a causa di un mostro invisibile che lui stesso fatica a combattere.
Consiglio questo film a tutti, non è un film particolarmente horror e a parte alcuni jump scare nel complesso non è nemmeno così spaventoso, adatto a tutti, sicuramente gli amanti del genere lo apprezzeranno di più, mentre gli altri resteranno colpiti da ciò che ci cela dietro gli occhi dolci di un cane fedele e coraggioso, un good boy insomma.
Grazie per avermi seguito fin qui, vi invito a seguirmi sui vari canali, siamo disponibili su Spreaker, Spotify e audible, è disponibile inoltre la trascrizione per non udenti di tutti gli episodi, trovate il link al blog tra le info del Podcast, io vi auguro un buon venerdì e un buon fine anno, noi ci vediamo nel 2026 con i nuovi episodi, io sono Matteo e questo è Nitrato d’Argento.



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